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Catastrofico

In Catastrofico/ Scifi - Fantasy

Moonfall – 2022 – Roland Emmerich

Il susseguirsi degli eventi è veloce, continuo, mescolato, indistinto… succede tutto, succede troppo, succede senza stacchi e ritmi. Non si ha tempo di empatizzare, scegliere cosa pensare, a cosa credere. E quello che viene suggerito è così strambo e oltremisura da spezzare tutta la credibilità possibile. Succedono cose mostruose che interessano tutta l’umanità, e cose piccolissime che interessano i singoli individui, e non c’è modo di tenerle insieme… E poi si pretende di cambiare irrimediabilmente il passato, conosciuto, e con questo, spiegare tutto. Non vedevo una recitazione così brutta dai tempi di Noè. Quindi, di fronte ad un attacco alieno, che si fa? Si mette la valigia in auto e si va…dove, chi lo sa, forse nei cartoni animati ci sono posti sicuri e immuni da tutto. Anzi no, dai tempi dei trifidi. Si sente molto bene, sulla propria pelle, l’attrazione della forza di gravità… e, il mostricino, è carino, sì. E comunque, continuiamo a fare collage di cose già viste, e riviste, e riviste, e anche sbiadite.

In Catastrofico/ Commedia/ Drammatico/ Scifi - Fantasy

Don’t Look Up – 2021 – Adam McKay

Non è un film simbolo dei nostri tempi, è un film simbolo del simbolo, costruito con mano sartoriale per farci ridere, un po’, e pensare, il meno possibile, sempre meno, anche del possibile. Di Caprio è finalmente diventato adulto, ha perso l’aria infantile perenne, ingrassando di molti chili, tenendosi addosso una barba da scienziato con camicia quadrettata simil seriosa, e proponendo il tipo umano depresso, ansioso, scopereccio, che fa, non fa, rifà, e poi sgrida tutti. Americanismo all’ennesima potenza… “noi siamo brutti, cattivi, finti, posticci, ma lo diciamo, e questo ci fa onore”. Il buonismo, la realtà, la giustizia, la neve, diventano un’insalata dal dubbio gusto… il doppiaggio della Streep la fa apparire farfugliante di un’ubriachezza da simil potere e sesso, mal distribuiti. I concetti di famiglia e di dovere sembrano pantaloni stirati sotto cingoli del perbenismo blustellato, e si salvano persino, nella borsa della spesa. Buono il ritmo e la creazione della tensione, buono il finale.